- 1 Dimensioni e altezza
- 2 Materiali e caratteristiche
- 3 Personalizzare il proprio monopattino attraverso la pedana
- 4 Doppia pedana per i monopattini a tre ruote
La pedana d’appoggio del monopattino è quella parte della struttura che va ad integrarsi nel telaio e che ha il compito di ospitare i piedi della persona che guida.
In particolare nei monopattini elettrici, questo elemento si trova posizionata esattamente al di sopra dell’alloggiamento del motore e del pacco batterie. In questo caso, deve assumere anche la funzione di protezione rispetto alla zona circostante.
Molto spesso, la pedana d’appoggio è, come detto, integrata nella struttura, mentre in altri casi può anche essere flessibile. Si tratta dei modelli sportivi più performanti, che vedono degli ammortizzatori al di sotto della pedana. In tutti i casi ha delle caratteristiche molto semplici, delle dimensioni standard e può essere anche personalizzata in moltissimi modi. In linea generale le sue caratteristiche fondamentale è che la pedana sia molto resistente, ma anche leggera e che abbia un rivestimento superficiale antiscivolo.
Tutti hanno presente di quale parte del monopattino si tratta quando di parla di pedana d’appoggio, essendo una begli elementi basilari, Ma com’è fatta, nel dettaglio, la pedana d’appoggio di un monopattino? Quali sono tutte le sue caratteristiche?
Dimensioni e altezza
La pedana d’appoggio di un monopattino ha una lunghezza media di 50 cm. per 12 cm. di larghezza. Con queste dimensioni, insieme alla pedana vengono assemblate delle ruote standard, ovvero dal diametro di 100 o 110 mm. al massimo.
La pedana, inoltre, può anche essere regolata in altezza. Nei modelli più comuni di monopattini elettrici questa regolazione può andare dai 6 agli 8 cm. È una caratteristica molto frequente nei monopattini sportivi ed in quelli da corsa oppure nei monopattini con le ruote molto grandi. La regolazione in altezza della pedana non solo permette di affrontare più tipologie di percorso ma permette anche di adattare il monopattino a seconda delle situazioni. I monopattini con ruote molto grandi, ad esempio, sono perfetti per sentieri di montagna. Quando però la strada presenta impedimenti maggiori, come sassi, è molto semplice alzare un po’ la pedana affinché il telaio non si rovini. In linea generale, un monopattino con pedana regolabile è sempre più comodo. Lo svantaggio potrebbe essere che, essendo più alto, la persona potrebbe fare un po’ più di fatica nel spingerlo.
Come detto, molti modelli di monopattini elettrici sportivi oppure anche i modelli più performanti, sono dotati anche di una serie di ammortizzatori sotto la pedana. Questi diminuiscono le oscillazione dalle ruote alla persona e sono molto comodi quando si utilizza il monopattino su terreni dissestati. Il difetto degli ammortizzati è che ci vuole un po’ di tempo ad abituarsi a loro.
Materiali e caratteristiche
La pedana può essere fatta in differenti materiali, come, ad esempio, l’acciaio, il legno o la plastica. Nei modelli più performanti, è preferibile che questo pezzo sia in alluminio. Si tratta di una materiale molto resistente (al pari dell’acciaio) ma allo stesso tempo molto leggero (come la fibra di carbonio).
Che la pedana abbia queste caratteristiche è fondamentale proprio perché deve assolvere il compito di supportare l’intero peso della persona che guida. In questo senso, deve saper resistere agli urti e alle scosse, deve trasmettere bene le vibrazioni ma deve essere anche tanto leggera quanto basta da non gravare in modo eccessivo sul peso generale del monopattino.
Un’ulteriore parametro molto importante per quanto riguarda questo pezzo è che deve essere necessariamente rivestita di materiale antiscivolo. Questa copertura evita che i piedi possano slittare durante la corsa, essendo l’alluminio un materiale liscio in superficie.
Personalizzare il proprio monopattino attraverso la pedana
Molto spesso la pedana è anche una delle parti più caratterizzanti dell’intero monopattino. Nei modelli per bambini, questa viene colorata o decorata con disegni di supereroi e principesse. Questo è possibile proprio perché si tratta della parte più grande della struttura. Nei modelli per adulti, invece, la pedana porta strisce o disegni geometri o anche il marchio della casa produttrice. Molto spesso, lungo i lati lunghi della pedana, vengono inserite anche delle piccole luci catarifrangenti, per viaggiare sicuri anche di notte. La pedana, quindi, è un pezzo che può essere facilmente colorato e decorato, oltre che personalizzato in base ai gusti.
Esistono esempi bellissimi di monopattini aerografati e, molto spesso, lo stesso modello di monopattino può essere disponibile in diverse colorazioni. La tinta e le decorazioni accomunano molte parti del dispositivo, come, appunto la pedana ma che anche il telaio oppure il nucleo interno delle ruote.
Molte persone amanti dei monopattini sportivi, possono anche assemblare una nuova pedana al proprio monopattino, Questo per aumentare le prestazioni del proprio mezzo e per dargli tutte le caratteristiche che ritengono siano necessarie. Per fare questo genere di operazioni, bisogna essere molto esperti o affidarsi a qualcuno che lo sia per davvero. Cambiare la pedana d’appoggio al proprio monopattino è come cambiare il telaio di una bicicletta, quindi bisogna sempre assicurarsi che tutti gli altri pezzi combacino alla perfezione.
Doppia pedana per i monopattini a tre ruote
Nei modelli di questo tipo, la pedana va a sdoppiarsi, proprio per poter ospitare un piede alla volta. I monopattini a tre ruote sono anche detti “a farfalla”, sono davvero molto particolari e non molto comuni.
La differenza principale fra questo modello ed i classici monopattini (sia a tre ruote che a due) sta nella conformazione della pedana. Questa non è composta da un elemento unico, ma a partire dalla sua zona anteriore (ovvero in corrispondenza del manubrio) si biforca in due, rendendo il monopattino provvisto di due pedane a tutti gli effetti. Queste pedane hanno una larghezza più piccola e, da entrambi le parti, è posizionata una ruota nella parte terminale. In questo modello di monopattino, ogni piede va posato su una pedana e la spinta fa fatta dal centro e non dal lato.
Il monopattino “a farfalla”, quindi, va guidato in modo completamente differente rispetto a tutti gli altri monopattini. Proprio per la tipologia di pedana, inoltre, anche la postura durante la corsa risulta completamente diversa. In questo caso, infatti, la corsa avviene a gambe divaricate e non a piedi uniti. Questi modelli sono anche accessoriati con dei freni.